Grandi derivazioni idroelettriche: approvato intero articolato modificato da emendamenti anche sostanziali
Alcune modifiche approvate all’unanimità, in altre astensione dei consiglieri di minoranza
08 Feb 2023 18:27
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(Acs) Perugia, 8 febbraio 2023 – La Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini, dopo una seduta fiume terminata nel pomeriggio ha approvato l’intero articolato del Disegno di legge, predisposto dalla Giunta regionale concernente la ‘Disciplina dell’assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche in Umbria e determinazione del canone’ (https://tinyurl.com/2yannvm5) sul quale sono stati proposti e votati emendamenti al testo originario, alcuni dei quali di carattere sostanziale.
All’ordine del giorno della seduta le proposte emendative al testo promosse dai consiglieri del gruppo Lega ed altre analoghe di iniziative della Giunta regionale, ma anche di iniziativa consiliare bipartisan e del Comitato per il Controllo e la Valutazione. Alla riunione ha preso parte anche l’assessore Roberto Morroni.
Dopo la discussione della mattina gli uffici legislativi e tecnici dell’Assemblea legislativa e dell’Esecutivo hanno lavorato sull’armonizzazione di un testo condiviso. Alla luce di ciò, rispetto al testo originario, il nuovo, sottoscritto dai consiglieri della Lega (Carissimi-primo firmatario, Mancini, Pastorelli, Puletti), cui si è aggiunta Peppucci (FI), stata innalzata la misura della componente fissa del canone dovuto dai titolari di concessione a 42 euro per ogni chilowatt di potenza nominale media annua di concessione in sostituzione dei 40 euro previsti. Tale disposizione determinerebbe un ammontare massimo di entrate rivenienti annualmente dalla componente fissa del canone di euro 10 milioni 564mila 861 e tale disposizione determina una maggiore entrata annua a regime di euro 2 milioni 233mila 713. Viene anche introdotta nella legge la disposizione finalizzata a destinare una quota delle entrate derivanti dalla componente fissa dei canoni ai Comuni territorialmente interessati dagli impianti di grande derivazione. Viene quindi stabilito che dal 2024 le risorse da trasferire annualmente ai Comuni territorialmente interessati dagli impianti è pari al 35 per cento delle entrate relative alla componente fissa dei canoni previsti in bilancio. In tal modo si incrementano le risorse in favore dei Comuni di euro 2 milioni 97mila euro rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente. Le risorse previste in favore dei Comuni vengono finalizzate allo sviluppo e alla valorizzazione dei comuni territorialmente interessati dagli impianti, stabilendo gli ambiti di intervento per i quali i Comuni potranno presentare progetti o programmi da realizzare. Su queste modifiche si è registrata l’astensione dei commissari di minoranza (De Luca-M5S, Bettarelli-Pd, Fora-Patto civico) in quanto, come ha sottolineato De Luca sarebbero state apportate modifiche peggiorative a livello di ricaduta di risorse per i territori interessati, rispetto agli emendamenti originari.
Approvato invece all’unanimità un sub-emendamento promosso da De Luca e da Fora e poi sottoscritto da tutti gli altri membri della Commissione presenti, che intende specificare, con criteri di oggettività quali siano i Comuni a cui dovrà essere corrisposta la quota dei canoni di concessione applicati alle grandi derivazioni idroelettriche. Dovranno essere ricompresi tutti i Comuni in cui sussistono non solo la presenza di impianti, ma anche quelli in cui sussiste la presenza di opere idrauliche funzionalmente collegate a tali impianti e che ne costituiscono parte integrante. Approvato infine, con voto unanime, un emendamento sottoscritto da tutti i commissari del Comitato per il Controllo e la Valutazione, presieduto da Thomas De Luca, che prevede di inserire nella legge la clausola valutativa, utile per la valutazione dell’attuazione e degli effetti degli interventi previsti. In particolare, l’emendamento prevede la trasmissione di una relazione da parte della Giunta regionale contenente informazioni sull’attuazione della legge e tutto quanto concerne le destinazioni di carattere economico degli introiti dei canoni e agli interventi a carico dei concessionari.
Nella precedente riunione della Commissione era già stato approvato un emendamento che prevede la cessione di energia o equivalente monetizzazione ai Comuni sede di impianti di grande derivazione. Il voto sull’intero atto è previsto per la seduta della Commissione della prossima settimana. AS/