“Quote della società di trasporto ‘Atc servizi spa’ non rimborsate ai Comuni”
Il consigliere Tommaso Bori (Pd) annuncia una interrogazione alla Giunta: “Dopo la liquidazione corrisposto senza alcuna comunicazione l’equivalente in azioni ordinarie di Umbria Tpl e Mobilità”
31 Ott 2023 14:34
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(Acs) Perugia, 31 ottobre 2023 - “La Giunta regionale spieghi perché, a seguito della liquidazione della società di trasporto ‘Atc servizi spa’, non sono state rimborsare le somme spettanti ai comuni del Ternano, in base alle rispettive quote capitali detenute, e perché, alle stesse amministrazioni, è stato assegnato, invece, senza concertazione né preavviso, l’equivalente in azioni ordinarie di Umbria Tpl e Mobilità”. E’ quanto chiede il consigliere regionale Tommaso Bori (Pd) al Governo regionale, “al fine di fare chiarezza su una vicenda che sta interessando decine di comuni della Provincia di Terni molti dei quali, ad oggi, risultano del tutto ignari del procedimento che li ha portati ad essere direttamente coinvolti nel capitale di Umbria Tpl”.
“Riteniamo paradossale – spiega Bori - che ci siano sindaci coinvolti in questa vicenda a loro insaputa, ancora oggi all’oscuro di essere in possesso di partecipazioni azionarie relative al capitale sociale della più grande azienda di trasporti regionale. Trattandosi di un fatto giuridicamente ed economicamente significativo per un’amministrazione comunale non dovrebbe venire scoperto in via del tutto accidentale. Ma così è stato. Ciò conferma che l’iter di riattribuzione delle quote della ex Atc è stato compiuto in maniera maldestra e non trasparente, ma soprattutto, non in linea con quanto prevede il Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, tanto che alcune amministrazioni comunali stanno già attivando la procedura di recesso e la relativa dismissione della partecipazione societaria. Piccoli comuni, come Lugnano in Teverina, Montefranco, Fabro, Allerona, Calvi, Giove, Avigliano, Parrano, Guardea, Porano, Ficulle, Monteleone di Orvieto, Arrone, Castel Giorni, Ferentillo, Baschi, Montecchio, Montegabbione, Alviano, Stroncone, Attigliano si trovano a detenere, ad oggi, quote che vanno dai 15 mila fino ai 70 mila euro di azioni di Umbria Mobilità. Il Comune di Polino, con i suoi 240 abitanti, detiene quote per 6 mila euro di controvalore azionario”.
“Per questi motivi - conclude Tommaso Bori - stiamo per depositare atti di sindacato ispettivo al fine di fare chiarezza su una vicenda che merita l’attenzione e la vigilanza di tutti gli organi istituzionali coinvolti”. RED/mp